📰 La Polizia di Stato ricorda il sacrificio dell’Ag.Sc. della Polizia di Stato Francesco Tammone – Medaglia d’Oro al Valor Civile
Sono trascorsi ventinove anni da quella tragica sera del 10 luglio 1996, quando l’Agente Scelto della Polizia di Stato Francesco TAMMONE, in servizio presso l’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Potenza, di pattuglia durante un servizio di controllo del territorio in un quartiere periferico del capoluogo potentino, veniva colpito a morte da alcuni colpi di pistola esplosi da un pregiudicato del posto, in regime di semilibertà .
Originario del Comune di Albano di Lucania in provincia di Potenza, Francesco era entrato nella Polizia di Stato nel 1988, all’età di soli 19 anni, per servire il suo Paese. Dopo aver prestato servizio presso il Reparto Mobile di Napoli e la Questura di Palermo, nel 1993 aveva fatto ritorno nella sua terra ed era stato trasferito alla Questura di Potenza.
Francesco aveva solo 26 anni quando fu ucciso e lasciava la giovane moglie Claudia e la figlioletta Stefania di soli 2 mesi.
Nella ricorrenza dell’anniversario della morte, il Questore Raffaele Gargiulo, alla presenza del Prefetto di Potenza Michele Campanaro, del rappresentante dell’Amministrazione Comunale di Potenza, dei vertici dei comandi provinciali delle altre Forze dell’Ordine e dei familiari del Caduto della Polizia di Stato, ha deposto una corona di alloro per conto del Capo della Polizia - Direttore Generale della Pubblica Sicurezza dinanzi alla lapide intitolata all’Agente Tammone sita nell’atrio della Questura.
La deposizione della corona è stata accompagnata dalle note del Silenzio di ordinanza e seguita da un momento di preghiera officiato dal Cappellano della Polizia di Stato Don Giuseppe Tarasco.
Alla cerimonia commemorativa ha partecipato, altresì, una rappresentanza del personale della Polizia di Stato e una delegazione delle sezioni ANPS di Potenza e Melfi con i rispettivi labari.
Il Questore Gargiulo ha voluto rendere omaggio alla memoria dell’Agente Scelto Tammone “…un Servitore dello Stato – ha sottolineato - che ha contribuito, fino all’estremo sacrificio della vita, a diffondere quei valori di giustizia e di legalità in cui credeva e per i quali era entrato in Polizia”.
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