📰 Doppia uscita di “Velvet Wind” il cortometraggio musicale di Anna Rita Del Piano: impegno sociale tra musica e arte cinematografica.
Un vento di pace ha attraversato due luoghi simbolo della cultura del territorio lucano e
pugliese con la proiezione del cortometraggio musicale “Velvet Wind”, opera firmata dalla
regista e attrice Anna Rita Del Piano, che invita a dire no alla guerra e alla violenza sui
bambini nel mondo, con un pensiero particolare rivolto ai bimbi gazawi.
La prima si è svolta il 4 ottobre in Basilicata, presso il Museo Essenza Lucano, dove
pubblico e artisti si sono incontrati in un’atmosfera intensa e partecipata.
La seconda proiezione si è tenuta il 7 ottobre in Puglia, presso Masseria Jesce, Stazione
di Posta dell’Appia Antica, su invito in occasione di un evento di sensibilizzazione umana,
“Si amo Palestina”, che ha voluto unire arte, musica e riflessione civile, alla presenza di
artisti di varie discipline.
L’antica Masseria Jesce è un luogo micaelico dalla centralità culturale, artistica e
spirituale, di proprietà del Comune di Altamura e gestito dall’associazione “Ferula Ferita”
sotto l’egida di Donato Emar Laborante, artista, animatore culturale e custode del sito.
“Velvet Wind” è un progetto che intreccia linguaggi visivi e sonori per dare voce a un tema
universale: la necessità di proteggere l’infanzia dalla violenza, dal dolore e di diffondere
una cultura di pace.
Durante entrambe le serate, la forza evocativa delle immagini e delle musiche ha suscitato
emozione e consapevolezza, confermando come l’arte possa essere uno strumento
potente di comunicazione e solidarietà. Per essere migliori.
L’invito a Masseria Jesce ha rappresentato un importante riconoscimento per il valore
etico e artistico dell’opera, che continua così il suo percorso di diffusione e confronto con
la società odierna.
Attraverso “Velvet Wind”, gli autori intendono ricordare che il linguaggio della bellezza può
ancora aprire spazi di speranza, anche di fronte alle tragedie della guerra.
Molto apprezzata la mostra delle fotografie di scena di Luigi Caldarola.
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