MASCHITO.20 APRILE 2014. SI E’ SPENTO MICHELE SCIARILLO, UN ANIMATORE CULTURALE CHE AVEVA DATO LUSTRO AL CENTRO ARBERESHE
Maschito. Si è spento nel giorno della Pasqua, in seguito ad una lunga
malattia, Michele Sciarillo, l’operatore culturale maschitano di cui più volte
ci siamo occupati dalle pagine del nostro giornale. Michele, venuto a mancare
all’età di soli 58 anni, negli ultimi tempi, aveva dato vita, nonostante le
precarie condizioni di salute, a tutta una serie di iniziative culturali capaci
di coinvolgere personaggi di primo piano della scena culturale nazionale.
Mostre fotografiche, concerti, presentazioni di libri, spettacoli teatrali; e
tutto questo in un paesino che non conta neppure duemila abitanti. Insomma, un
esempio di attivismo culturale che dovrebbe far riflettere gli organizzatori di
sagre paesane a buon mercato, contrabbandate come eventi culturali. Insieme
all’amico Luigi Nitido, a Prato aveva costituito un’associazione di albanesi di
oltre 4000 componenti.Abbiamo chiesto un ricordo di Michele al professor
Ernesto Miranda che è stato suo intimo amico e collaboratore: “Ricordare l’uomo
mi è impossibile. Il dolore e la nostalgia fanno velo alle parole” Ci ha
risposto, “Posso provare a ricordare l’operatore di cultura; il ragazzo che, emigrato
giovanissimo, ha saputo animare la vita culturale pratese per circa trent’anni,
con il suo locale, situato proprio di fronte al teatro Mercadante, organizzando
spettacoli e iniziative che hanno lasciato un segno nella città toscana. Senza
mezzi e senza particolari finanziamenti economici, con le sue sole capacità,
era riuscito a intessere rapporti di collaborazione e di amicizia con alcune
tra le voci più rappresentative della cultura italiana: da Massimo Castri a
Moni Ovadia, per intenderci. Michele aveva
un dono che a pochi è concesso: sapeva capire gli uomini. E sapeva capire
l’uomo che c’è dietro ogni artista. Due anni fa, in una sua visita a Maschito,
l’amico e maestro Claudio Morganti, vincitore tra l’altro, nel 2010, del
prestigioso premio intitolato a Carmelo Bene, mi ha confidato di non aver mai
conosciuto una persona così ricca di umanità e di senso dell’amicizia. Ecco,
Michele era questo. Lui aveva capito che gli artisti, sono prima di tutto
uomini, con le loro fragilità, le loro debolezze, senza le quali, non si
vedrebbe di cosa potrebbe nutrirsi la loro arte. Lui aveva la chiave per aprire
i loro cuori e loro si davano a lui con generosità e amore. Il violinista Brad
Repp e la soprano Maria Luigia Borsi, più volte esibitisi a Maschito, hanno
voluto convolare a nozze nel piccolo paesino lucano e questo solo per l’affetto
e l’amicizia per Michele. Non credo abbia senso citare altri nomi (tanti ne ho
omessi e tanti ne ometterei continuando); e non credo abbia senso continuare a
ricordare. Michele era un uomo positivo, un inguaribile ottimista, per nulla
incline alla malinconia. Con lui, ancora negli ultimi mesi, si sono fatti
progetti per il futuro. Ed è al futuro che voglio guardare, oggi, proponendo ai
tanti amici di Michele di dar vita ad una associazione culturale a lui
intitolata; un’associazione che si proponga di realizzare almeno qualcuno dei
suoi tanti, generosi sogni. Ciao Michele!”
Lorenzo Zolfo
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