ROMA, 25 luglio -
"Se il Governo realmente dovesse dare seguito all'odierna approvazione
della mozione sul corridoio Baltico-Ionico, le ricadute positive in termini di
infrastrutture, turismo, e, chiaramente, occupazione, potrebbero essere
notevoli per il Paese e, in particolare, per le regioni del medio-basso
Adriatico e dello Jonio".
La mozione del M5S
votata ieri 24 luglio alla Camera dei deputati, in particolare impegna il
Governo a promuovere, presso le sedi competenti europee, ogni iniziativa valida
volta ad ottenere il prolungamento del corridoio Baltico- Adriatico lungo la
direttrice Ancona–Pescara–Bari–Taranto–Lecce.
Ricordiamo che
l'infrastruttura ferroviaria delle regioni meridionali del paese, in particolare
Puglia, Molise, Abruzzo e Basilicata, versa in uno stato di forte degrado e
l’ammodernamento, così come l’adeguamento, della citata direttrice
consentirebbe di agevolare e velocizzare il processo di collegamento di merci e
persone tra il Mediterraneo orientale e il Nord Europa.
Inoltre la mozione chiede
all'esecutivo di individuare ulteriori risorse a valere sui fondi assegnati
all’Italia in attuazione della politica di coesione 2014–2020 per finanziare
interventi di ripristino, ammodernamento e adeguamento della linea ferroviaria
della dorsale adriatica, di implementazione e potenziamento dei collegamenti su
ferro con i principali aeroporti e porti situati sulla medesima dorsale, nonché
di implementazione e sviluppo della linea ferroviaria lucana e di prevedere
collegamenti intermodali.
Quella del M5S non è
l’unica mozione sul tema, un’altra è stata redatta congiuntamente da
Pd-Pdl-Sel. Quella del M5S però si basa su una normativa aggiornata, è più
attenta alla tutela del paesaggio e del trasporto sostenibile inteso come
unione di persone e culture e non solo di merci, è inoltre impostata in modo da
incentivare l'occupazione e soprattutto vuole coinvolgere anche la Basilicata
nel corridoio 4.
"I trasporti ed i
collegamenti - afferma la portavoce del M5S Mirella Liuzzi - sono la base per
lo sviluppo di territori a vocazione turistica quali la Puglia e la Basilicata.
A partire dal 2015 sarà operativa la macro- regione Adriatico Ionica, EUSAIR,
che presenta un notevole deficit da un punto di vista infrastrutturale, con
conseguente scarsa accessibilità. Lo sviluppo delle reti e l’implementazione
dei nodi e delle vie di collegamento tra Adriatico e Baltico consentirebbero di
ridurre di circa quattro giorni i tempi di trasporto delle merci rispetto al
tradizionale percorso via Rotterdam".
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