A Palazzo Calvino appuntamento letterario tra
“Emigrazione, tango, memoria e identità”
Il secondo appuntamento del cartellone del Festival dei Cinque
Continenti a Venosa ha ospitato nella serata di domenica 27 luglio lo scrittore
romano di origini lucane Nicola Viceconti, in un incontro letterario
organizzato nell’atrio di Palazzo Calvino.
Nello spirito del festival di dare
spazio alle culture di tutto il mondo e di creare momenti di conoscenza e
confronto, Viceconti è intervenuto per parlare dei suoi quattro romanzi,
pubblicati dal 2010 ad oggi, la cui particolarità è quella di essere ambientati
tutti in Argentina. Le ore che hanno preceduto l’incontro con l’autore sono
state allietate dalla presenza per le strade di Venosa del famoso bibliomotocarro del maestro
Antonio La Cava di Ferrandina.
Viceconti ha raccontato al pubblico come è nato il suo amore per
l’Argentina, in occasione di un viaggio alla scoperta delle radici sociali del
tango, ballo di cui è appassionato e praticante, tra Buenos Aires e Montevideo
in Uruguay, che ha portato ad un incontro fortuito con degli emigranti
italiani. L’Argentina è diventata così per Viceconti una seconda casa, dove la
cultura italiana è fortemente presente, tanto da poter affermare che i due
Paesi hanno un’unica anima.
Proprio il tango e l’emigrazione sono al centro del suo primo romanzo,
“Cumparsita”, che narra le vicende di un emigrante italiano nella Buenos
Aires dagli anni Venti a oggi, attraverso la voce di Don Mimì, lucano
originario di Acerenza. Sullo sfondo la musica appassionata e malinconica del
tango, che nelle milongas creava importanti momenti di convivialità.
Le storie di Viceconti hanno sempre un’ambientazione storica ben
definita e documentata, sulla quale si innesta il racconto d’invenzione, che ha
come protagonisti personaggi di fantasia. Proprio lo sfondo storico è
fondamentale nei due successivi romanzi, “Due volte ombra” e “Nora López -
Detenuta N84”, che affrontano tematiche più difficili e drammatiche, legate
alla violazione dei diritti umani negli anni della dittatura militare.
L’argomento di “Due volte ombra” è il furto sistematico, attuato dal sistema
attraverso adozioni illegali, dei bambini nati in cattività dalle donne
rinchiuse nei centri di detenzione, dove venivano condotti i dissidenti al
regime prima di essere fatti sparire nel nulla. “Nora Lopez, detenuta N84” è
invece un thriller che ha come protagonista un tranquillo e insospettabile
agente immobiliare di Buenos Aires, con un oscuro passato alle spalle di
militare colpevole di delitti efferati.
L’ultimo lavoro letterario di Viceconti, intitolato “Emèt - Il dovere
della verità”, è incentrato sul tema della fuga in Argentina dei criminali
della Germania nazista, messa in atto nell’immediato dopoguerra, e racconta la
storia di Helene Sanz, un’anziana diva del teatro che viene a conoscenza di una
sconcertante verità su suo marito Diego Tomasi, da lei ritenuto morto per un
omicidio avvenuto nel 1964.
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