L’obbligo
di dimora 'ordinato' dal tribunale di Matera al portavoce nazionale di
AltrAgricoltura inaugura un pericoloso e incomprensibile iter che vede, oltre
la limitazione dell’attività sindacale riconosciuta dalla Costituzione,
anche
una curiosa collocazione dell’attività giudiziaria: quella che vede finire
dalla parte del torto chi da sempre è schierato in difesa dei più deboli e di
quante e quanti provano, attraverso le lotte, ad affermare quei diritti
gravemente lesi da oscuri progetti speculativi.
Forte
è il rischio che il provvedimento emesso contro Gianni Fabbris possa
assomigliare ad una ritorsione contro chi, negli anni, ha avuto il coraggio di
denunciare pratiche usurpatrici e lesive del futuro di un intero territorio e
delle sue comunità (la costa jonica).
Ci
auguriamo che il provvedimento del tribunale di Matera possa essere ritirato in
tempi rapidi e possa essere così garantita la libertà di Fabbris, cui
esprimiamo ferma solidarietà.
Maria MURANTE
Coordinatrice
regionale
Sinistra Ecologia
Libertà - Basilicata
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