Festival della Filosofia in Magna Grecia in Basilicata, per gli organizzatori: “L’edizione lucana è stata la più emozionante”
I riflettori sul Festival della Filosofia in Magna
Grecia si sono spenti con l’abbraccio fraterno tra tutti gli ottocento studenti
dei licei classici e scientifici d’Italia e i cinquanta lucani che,
nell’undicesima edizione della manifestazione, per la prima volta, hanno
attraversato la Basilicata
da Metaponto a Matera, fino ad Aliano e Sant’Arcangelo.
Sulle tracce di Pitagora i ragazzi si sono alternati
tra dialoghi, passeggiate, laboratori filosofici, calati direttamente nel
territorio lucano.
“I bei paesaggi e la tranquillità ci hanno guidati in
un viaggio fuori dal tempo, tra fantasia e immaginazione, tra realtà e
quotidianità” – ha osservato Giulia, studentessa di Arezzo. “Non capita a
tutti, e non è possibile ovunque, attraversare i luoghi conosciuti da Pitagora,
gli stessi che al grande matematico hanno ispirato la fondazione della sua
scuola in Basilicata” – ha detto Simone, allievo di un liceo romano.
Grande soddisfazione è stata espressa anche dallo
staff del Festival della Filosofia. Per il Direttore del Comitato Scientifico,
Salvatore Ferrara, “ricorderemo questa edizione per il forte impatto con il
territorio sorprendente, emozionante, che incuriosisce e che affascina, come
fosse un ritorno ad una condizione ancestrale”. Ma, soprattutto, “questa
edizione è stata caratterizzata dall’accoglienza del popolo lucano. Da Aliano a
Metaponto, da Sant’Arcangelo a Matera – ha aggiunto Ferrara – sono stati tutti
accanto a noi, con discrezione ma con disponibilità, accompagnandoci”. Il
direttore ha poi confidato: “Lasciamo a malincuore questa regione portando nel
cuore la meraviglia della Basilicata di cui ci siamo innamorati, e come noi
anche gli studenti e gli insegnanti che porteranno negli occhi le immagini di
questa splendida terra”. Vincenzo Saggese, responsabile dell’area artistico
comunicativa del Festival, ha sottolineato che “l’edizione lucana ha
rappresentato una delle edizioni più belle, soprattutto per l’intenso rapporto
con il territorio, sia da un punto di vista creativo che per la condivisione
del progetto. La tappa lucana – ha proseguito Saggese – si è distinta per i
luoghi e le dimensioni particolari in cui abbiamo ambientato le nostre
passeggiate filosofiche, consentendoci di organizzarne la poetica, più
ancestrale nei Calanchi, più moderna a Matera, riprendendo tutti autori di ‘500
e ‘600”. Saggese ha poi definito “perfette anche le location in cui si sono
tenuti i laboratori, in ciascuna abbiamo incontrato la straordinaria
disponibilità degli operatori del territorio”. “Abbiamo avuto la sensazione –
ha concluso – “che il Convento di Santa Maria D’Orsoleo fosse stato realizzato
unicamente per il nostro Festival, tra filosofia e arte, per la suggestione del
paesaggio e il silenzio che ha ispirato la concentrazione dei ragazzi”.
Per Antonio De Siena, Soprintendente per i Beni
Archeologici della Basilicata, “vedere l’entusiasmo dei ragazzi e dei docenti
rivivere per un attimo l’esperienza della scuola pitagorica e dei metapontini a
teatro è stata un’emozione forte. Il Festival, inoltre, ha consentito di
valorizzare i luoghi coinvolti che, da simboli dell’archeologia, hanno
rappresentato anche momenti di vita reale”.
Grande soddisfazione “nell’aver concorso a realizzare
e vivere un’esperienza così innovativa di turismo culturale e scolastico – l’ha
espressa il direttore dell’APT Basilicata, Gianpiero Perri – con l’ambizione di
attrarre ancora in futuro queste e altre iniziative simili a favore degli
studenti, come dimostra la già consolidata collaborazione con organizzazioni di
settore”.
APT Basilicata
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