Debiti complessivi per
180 milioni di euro con un rapporto debito-patrimonio pari all’8,9% (rispetto
alla media nazionale che si attesta all’1,45%); costo medio annuale per
ciascuna unità di personale di 45.450 euro
(rispetto alla media nazionale di 42.983 euro); spese di gestione (2013)
di 22,3 milioni di euro: è la “radiografia” contenuta nel “dossier partecipate
ed enti strumentali della Regione” illustrato oggi ai giornalisti dal
capogruppo e dal consigliere di Forza Italia Michele Napoli e Paolo
Castelluccio.
La conferenza stampa, che precede il dibattito in aula sul
futuro dell’Alsia, si è svolta intorno alle parole d’ordine “disboscare la
giungla delle partecipazioni pubbliche, razionalizzare i costi delle società
partecipate, interrompere i flussi finanziari tra Regione ed enti
strumentali”.
“Un’operazione – ha spiegato Napoli – che oltre a rispondere
ai rilievi mossi dalla Corte dei Conti smonti il tentativo di cosiddetta
riforma della governance di enti, società, aziende e che si vorrebbe compiere
ad esempio con l’Alsia di una mera riforma di facciata per far transitare il
personale Alsia nel ruolo unico regionale. Vogliamo invertire la tendenza: da “postifici”
a benefici per utenza diretta, fornendo servizi essenziali e conferendo
maggiore efficacia ai servizi di competenza regionale. Sempre sull’Alsia
Castelluccio ha sostento che l’obiettivo per cui è nata è miseramente fallito
procedendo di proroga in proroga del regime commissariale senza dare risposte
al mondo agricolo che, specie nel Metapontino dove si concentra la produzione
di alta qualità, ha bisogno di innovazione, ricerca, azioni di marketing e
commercializzazione in grado di aiutare i produttori a superare l’handicap logistica-infrastrutture.
Castelluccio ha anche proposto che la struttura di Pantanello di Bernalda della
Società Metapontum Agrobios, disciolta da tempo, ospiti la Facoltà di Agraria
di Unibas contando su laboratori e ricercatori e contemporaneamente mettendo
fine allo spreco di immobili e personale. E’ la mission del Distretto
Agro-Alimentare del Metaspontino – ha continuato – che deve adeguarsi in
previsione dell’appuntamento di Expo 2015.
Per Napoli, inoltre, dismettere le partecipate per aprirsi al
mercato erogando i servzi in regime di libera concorrenza è espressa dalla legislazione
statale. Un’autentica rivoluzione, non quella sempre annunciata dal Governatore
Pittella, che necessita in primo luogo del processo di razionalizzazione dei
costi delle stesse. Il capogruppo di Forza Italia ha fatto due esempi: la
Basilicata è posizionata al 227esimo posto per competitività tra le regioni
d’Europa; dal 2010 il numero delle aziende agricole è diminuito del 30% con
punte del 50% in Val d’Agri a testimonianza della crescente difficoltà di
reggere la sfida della competitività . Dunque se si vuole davvero riscrivere l’agenda
della politica si deve procedere partendo dal finanziamento per la ricerca e
l’innovazione: la valorizzazione dei saperi è il vero fattore di guida del
cambiamento. Senza però una visione in
grado di dare una prospettiva ed un indirizzo, una visione del futuro che parta
dalla comprensione dei nostri punti di forza e di debolezza – ha concluso –
sarà difficile estirpare l’impressione diffusa di una Regione in declino.
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