Un invito a dare la caccia ai Pokémon, i “mostriciattoli” che stanno
conquistando tutti (non solo ragazzi) viene dal Consorzio Turistico Alta Val
d’Agri : i giocatori sono stati informati della presenza di “palestre”, Pokéstop
e di diversi Pokémon acquatici in particolare tra Villa d’Agri e Viggiano e nel Parco Val
d’Agri.
Il nuovo gioco rilasciato in Italia il 15 luglio si presta a
diventare un vero e proprio fenomeno virale di dimensioni mai viste prima.
Grazie alla realtà aumentata sulla quale si basa tutto il divertimento del
gioco, Pokémon Go diventa perciò – sottolinea il Consorzio Turistico Alta Val
d’Agri - anche un’occasione di marketing
per attività commerciali, e soprattutto per il turismo.
La dinamica del gioco è ormai nota a tutti: lo scopo di ogni giocatore è quello di catturare Pokémon e lo si può fare girando per le strade. GPS attivato e un layer di gioco che si basa su una cartografia reale permettono ai giocatori di individuare i luoghi dove sono presenti i Pokémon e di catturarli. Oltre ai piccoli mostriciattoli, attraverso il gioco si possono individuare le palestre e i Pokéstop, ovvero i luoghi in cui fare rifornimento di Pokéball e uova. Sia le palestre che i Pokéstop sono posizionati in luoghi conosciuti come ristoranti, aree turistiche, teatri, musei, monumenti che, segnati sulla mappa del gioco, divengono subito un centro d’attrazione per i giocatori. E questo può diventare un punto di forza per aumentare visibilità e indotto dal punto di vista del turismo.
La dinamica del gioco è ormai nota a tutti: lo scopo di ogni giocatore è quello di catturare Pokémon e lo si può fare girando per le strade. GPS attivato e un layer di gioco che si basa su una cartografia reale permettono ai giocatori di individuare i luoghi dove sono presenti i Pokémon e di catturarli. Oltre ai piccoli mostriciattoli, attraverso il gioco si possono individuare le palestre e i Pokéstop, ovvero i luoghi in cui fare rifornimento di Pokéball e uova. Sia le palestre che i Pokéstop sono posizionati in luoghi conosciuti come ristoranti, aree turistiche, teatri, musei, monumenti che, segnati sulla mappa del gioco, divengono subito un centro d’attrazione per i giocatori. E questo può diventare un punto di forza per aumentare visibilità e indotto dal punto di vista del turismo.
Il gioco è dunque uno strumento per
attirare pubblico verso un luogo turistico grazie ai quali i Pokémon presenti
nel circondario verranno attirati, e di conseguenza anche i giocatori.
Di qui l’invito alla “caccia” in Val d’Agri – il Consorzio non indica i
luoghi precisi dove sono stati “avvistati” da numerosissimi giocatori i “mostriciattoli” - per cogliere l’occasione
tra una “cattura” e l’altra di fermarsi a mangiare un piatto della migliore
tradizione della cucina locale, a scoprire le risorse naturalistiche del Parco,
quelle paesaggistiche ed archeologiche, a programmare una vacanza, magari
sfruttando i tanti pacchetti del Consorzio validi (con sconti famiglia) anche a
Ferragosto.
Chi sa che i Pokemon diventino testimonial di una nuova stagione del
turismo che da queste parti risente ancora dell’effetto stop attività piena del
Cova di Viggiano con gli alberghi e i ristoranti, gli esercenti commerciali
ancora vuoti di dipendenti Eni ma “pieni” di Pokemon.
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