Ripacandida 18 luglio 2016. Funzionari della Regione Basilicata, presentato nella sala consiliare il nuovo bando di investimenti in Agricoltura. Presenti amministratori di Ripacandida e Ginestra ed agricoltori.
Lo scorso 18 luglio nella sala consiliare del
Comune (presenti il Sindaco Antonio Pace, il vice sindaco Donato Musto e
l'assessore Donato Chiarito), funzionari e consiglieri della Regione Basilicata
(presenti i dirigenti del dipartimento Agricoltura, Muscillo e Tropeano ed il
consigliere regionale, Vito Santarsiero) hanno presentato il nuovo piano di
investimenti in Agricoltura con fondi europei 2014-2020.
Una opportunità di
lavoro per giovani disoccupati. Scadenza domanda 29 luglio 2016 ( se non si fa
in tempo, c'è una seconda possibilità, entro febbraio 2017). Presenti il
Sindaco di Ginestra, Fiorella Pompa con l'assessore Bochicchio ed i consiglieri
comunali, Urana,Chiarito, Allamprese e Tucciariello e gli agricoltori di
Ripacandida (mancavano quelli di Ginestra!).
Il Sindaco Antonio Pace ha
portato i saluti dell'amministrazione comunale di Ripacandida e della vicina
Ginestra, rivolgendosi agli agricoltori ha detto: " stasera avrete
ulteriori informazioni sugli incentivi nell'agricoltura". Il dott.
Muscillo, del dipartimento Agricoltura della Regione Basilicata, ha dato
delucidazioni su questo nuovo investimento nell'agricoltura: " la Regione Basilicata
ha ritenuto sposare il bando sullo sviluppo delle aziende agricole in
Basilicata con incentivi. Questo nuovo programma è cambiato rispetto al
passato, è basato su delle priorità: informazione e formazione,elementi
collegati alla consulenza dell'azienda,multifunzionalità dell'azienda,
investimenti, risorse per il pubblico ed il privato in caso di calamità, sviluppo
locale, settori foreste, biologico ed integrato.
Una programmazione economica
fatta di misure. La nostra sfida qual'è? La Comunità Europea
ha inserito nel bando una serie di parametri da rispettare, è nostra intenzione
far uscire un bando ogni anno, dando la possibilità di nuovi inserimenti. Il
52% delle risorse saranno allocate sulle superfici, in quanto vogliamo fare
scelte su sistemi produttivi reali e veri, ecco perchè abbiamo investito anche
sul biologico". Il dott. Tropeano, sempre del dipartimento Agricoltura
della Regione Basilicata, ha spiegato l'utilità di questo bando: " è stato
redatto per dare lavoro e reddito a chi vuole investire in agricoltura.Abbiamo
strutturato due finestre con scadenza il 29 luglio 2016 e febbraio 2017, per
dare possibilità a chi non fa in tempo a presentare domanda nella prima
finestra. Il premio è 60 mila euro per le zone non montane, come il caso di
Ripacandida e 70 mila euro per i residenti nei Comuni Montani, il 20% va
all'innovazione. L'imprenditore, nell'investire, si può affidare ad un tecnico
o ad organizzazioni agricole. Produrre è facile, il problema sorge quando
bisogna inserirsi nel mercato. E' consigliabile creare filiere con più
imprenditori. Le risorse sono triplicate, basta ricordare che le aziende
biologiche sono raddoppiate, sono arrivate ad oltre 2000. Siamo partiti col
piede giusto e le risposte ricevute dalle aziende sono positive".
L'assessore Donato Chiarito del Comune di Ripacandida ha sottolineato: "è
un incentivo ad invogliare i giovani ad investire sull'agricoltura, volano di
sviluppo del nostro territorio". Le conclusioni affidate al consigliere regionale
Vito Santarsiero, componente della III commissione-Attività
Produttive,Territorio: "L'agricoltura è il pilastro dell'economia lucana,
ben 200 mila persone vi ruotano attorno. La politica deve farsi carico delle
problematiche agricole, ci sono elementi di criticità che vanno subito risolte,
come il prezzo del grano, che ha subito forti cali. E' un settore che può dare
ancora opportunità di lavoro, che utilizza fondi europei. Per migliorare il
settore dobbiamo imparare ad investire nell'agricoltura integrata ed innovativa
e nel miglioramento delle infrastrutture, che sono ancora insufficienti".
E' seguito un dibattito nel quale sono emerse lamentele per il ritardo delle
spettanze per l'integrazione del grano, e dubbi sul futuro dell'agricoltura
nella zona del Vulture con l'istituendo Parco del Vulture, che può ostacolare
chi investe in questo settore.
Lorenzo Zolfo