CRONACA. 10 SPACCIATORI DI DROGA ARRESTATI IN UN'OPERAZIONE DEI CARABINIERI DEL ROS SEZIONE ANTICRIMINE DI POTENZA, DEL COMANDO PROVINCIALE DEI CARABINIERI DI SALERNO, NAPOLI E FROSINONE
Un'operazione antidroga condotta dai Carabinieri del Ros Sezione Anticrimine di Potenza, alla quale hanno partecipato 60 unità del Comando Provinciale di Salerno, Napoli e Frosinone, con alcune unità cinofile, ha interessato le province di Salerno, Napoli e Frosinone.
Sono 10 le persone arrestate, 5 tradotte nelle varie case circondariali ed altre 5 sottoposte agli arresti domiciliari e tra queste G. P. di 54 anni, nato a Sapri (Salerno), a capo dell’organizzazione, nonostante già sottoposto al regime degli arresti domiciliari, V. C. di anni 74, nato a Belvedere Marittima (Cosenza), F. C. di 40 anni, nato a Sapri (Salerno), C. B. di 41 anni, nato a Maratea (Potenza) e R. N. di 39 anni, nato a Napoli (Campania), tutti finiti in carcere.
Agli arresti domiciliari, invece, G. L. di anni 64, nato a Salerno (Campania), F. G. di anni 30, nato a Sapri (Salerno), F. L. di anni 35, nato a Sapri (Salerno), R. A. di 37 anni, nato a Battipaglia (Salerno) e, infine, C. S. di anni 71, nata a Giugliano in Campania (Napoli). L'indagine è stata avviata dai Carabinieri del Ros nel 2015 per competenza territoriale, dopo la soppressione del Tribunale di Sala Consilina, in provincia di Salerno (Campania), con conseguente accorpamento nel Distretto della Corte di Appello di Potenza. I dettagli dell'operazione sono stati resi noti presso la Procura della Repubblica potentina, dal Procuratore Capo Luigi Gay, alla presenza del pm Antimafia, Francesco Basentini, del Colonnello Daniele Scardecchia del Comando Provinciale dei Carabinieri di Potenza e del Colonnello dei Carabinieri del Ros di Roma, Lorenzo Sabatino.
Durante la conferenza è stato spiegato che a seguito del monitoraggio del narcotraffico, nell'area a Sud del Cilento, si è venuti a capo della base operativa dello spaccio a Sapri, con numerosi pusher addetti alla vendita al dettaglio di sostanze stupefacenti, con diversi contatti anche in altre città. Il rifornimento della droga, in prevalenza eroina, veniva effettuato nell'area di Giugliano in Campania, dai coniugi V. C. e C. S., che a loro volta si rifornivano nel casertano da altre organizzazioni malavitose, principalmente di extracomunitari e con contatti telefonici con il G. P., trasportando a casa di quest'ultimo la droga richiesta.
Tutti gli indagati si tutelavano utilizzando cabine telefoniche pubbliche o cellulari intestati a prestanome, con un linguaggio criptico che adoperavano per camuffare gli accordi raggiunti, e la droga la indicavano in bottiglie di vino, mozzarelle o indicazioni di orari fittizi. L'indagine ha così permesso di capire il prezzo della droga venduta, che era di circa 40 euro per ogni dose, composta da circa 0,2 grammi. Nel corso dell'operazione sono stati sottoposti a sequestro in diversi momenti, ma in particolare in alcuni mesi del 2016, chili 1,085 circa di hashish, grammi 223,50 circa di eroina, grammi 37,0 circa di marijuana e grammi 3,2 circa di cocaina.
di Rocco Becce robexdj@gmail.com




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