Generatori di fede.Il pellegrinaggio al Monte Carmine di Avigliano apre le attività dell’Azione Cattolica della diocesi di Potenza, Muro Lucano e Marsico Nuovo
L’Azione Cattolica della Diocesi di Potenza, Muro Lucano e Marsico Nuovo sabato 1 settembre 2018 ha realizzato il 45° pellegrinaggio al Monte Carmine per riprendere con rinnovato entusiasmo il cammino dell’anno associativo appena iniziato.
Camminare versa una meta aiuta a cogliere il senso degli eventi, farli diventare propri e comunicarli come vera esperienza di vita. Il pellegrinaggio quale occasione di fede: salire a piedi e con fatica è motivo di sacrificio necessario per il raggiungimento di una sana crescita umana e sociale.
La celebrazione della Santa Messa, presieduta da Sua Eccellenza Monsignor Salvatore Ligorio, è stata celebrata ad Avigliano, nella Basilica Pontificia di S. Maria del Carmine, prima di intraprendere il cammino verso il Santuario.
Oltre cento i partecipanti, in massima parte giovani, provenienti da diverse parrocchie della diocesi: Cattedrale di Potenza, S. Maria del Sepolcro, San Michele, S. Rocco, Gesù Maestro, Avigliano, Lagopesole, Villa D’Agri, Abriola, Bella con S. Antonio Casalini. Molti adulti e diverse famiglie, alcune con bambini al seguito, tutti consapevoli, capaci di cantare e sorridere alla vita con la gioia della fede.
Giuseppe Telesca, Presidente diocesano, ha salutato Sua Eccellenza Monsignor Ligorio consegnando un documento dell’Associazione per l’imminente Sinodo dei giovani e la partecipazione fattiva dell’ACI alle attività ecclesiali che la Diocesi ha in programma. La parabola dei talenti, tratta dal Vangelo di Matteo, ha dato la possibilità al nostro Vescovo di incitare i presenti ad essere servi buoni e fedeli nel poco, mettendo a frutto, nel servizio verso i fratelli, i doni di carità, accoglienza, ascolto e discernimento, quali frutti gratuiti della generosità e della ricchezza del Padre.
Il tempo clemente ha consentito una serena ascesa al monte, accompagnata dalle meditazioni tenute dai sacerdoti Assistenti e dalla lettura di brani diversi, tra i quali il discorso di Papa Francesco all’Azione Cattolica per i suoi 150 anni, gli Appunti per un discorso sulla carità “ del beato Pier Giorgio Frassati, il saluto conclusivo di Vittorio Bachelet, presidente nazionale dell’ACI, rivolto all’Assemblea Nazionale del 23 settembre 1973 sulla riscoperta del servizio quale motivo di gioia e un discorso di Carlo Carretto, sull’ecclesialità propria dell’Azione Cattolica.
Lungo il cammino, una semplice croce ha accompagnato i pellegrini, che, nell’ultimo tratto, hanno vissuto in particolare raccoglimento la recita del S. Rosario.
Nei pressi del Santuario, al termine dell’Atto di Affidamento a Maria, i pellegrini hanno consumato insieme quanto avevano portato da casa e subito dopo i responsabili dei vari Settori hanno illustrato la proposta educativa per l’anno associativo 2018/19.
Leonilde Ruocco e Michele Barbella hanno presentato “Generatori”, percorso formativo per gruppi Adulti. Essere adulti vuol dire essere persone generative, capaci, come cristiani, di generare nuovi processi, apprendendo la virtù dell’incontro, sostenuta dall’esperienza contemplativa. Al cuore della generatività, infatti, c’è la cura della dimensione più autentica e profonda della vita: “la parte migliore” che non ci verrà tolta. (Cfr. Lc 10,38–42)
Carmela Barbella e Federica Di Roma (con il saluto del Vice-presidente del Settore Giovanni Caporale — fuori sede per lavoro) hanno presentato la proposta formativa dell’ACI per i giovani e i giovanissimi “La parte migliore “. Il testo propone il cammino di formazione per i giovani e giovanissimi nel nuovo anno. Il titolo richiama l’invito di Gesù a Marta, sollecitata a scegliere la “parte migliore”. La sfida è, per ogni giovane, quella di illuminare la propria vita con il Vangelo, anche a volte sbilanciandosi, a rischio di cadere dalla “bici” (in riferimento all’immagine di copertina), ma sempre con il coraggio di rialzarsi.
Creativa e interessante la presentazione della proposta per i più piccoli. Vitina Ferrara e Michele Mastrangelo, responsabili diocesani dell’ACR, hanno imbandito con alcuni ragazzi presenti una tavola colorata, perché è “Ci prendo gusto” il titolo della proposta. La famiglia che si ritrova insieme a tavola e gusta il cibo preparato con amore dalla mamma è la metafora della proposta evangelica di cercare il meglio che è stato preparato per noi dal Signore: la Sua Parola.
La cosiddetta “festa dei passaggi” (la consegna di una pergamena a coloro che, per età, transitano da una Settore all’altro all’interno dell’Associazione) ha chiuso gioiosamente la giornata con le foto di rito, segno e ricordo della bella esperienza vissuta insieme.
Anche quest’anno, il “padrone di casa “, il presidente dell’Azione Cattolica diocesana Giuseppe Visconte, con garbo e competenza ha guidato i vari momenti della giornata, accompagnato e sostenuto da don Giuseppe Ferraiuolo, Assistente diocesano dei Giovani e degli Adulti e don Gerardo Cerbasi, assistente diocesano e regionale dell’Azione Cattolica Ragazzi.
L’azione Cattolica diocesana con i suoi formatori e animatori si mette a disposizione delle comunità parrocchiali, perché Cristo entri nella vita concreta delle persone per essere annunciato nella sua Parola e celebrato nell’Eucaristia.
Mario Coviello
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