E’ il quinto romanzo per lo scrittore pietragallese
E’ da oggi nelle principali librerie d’Italia “Il tempo di un soffio” il nuovo romanzo
dello scrittore Donato Di Capua, originario di Pietragalla (Potenza). Il libro, edito da
dalla nuova casa editrice Les Flaneurs Edizioni, racconta di Khalil, direttore
d’orchestra amato e rispettato, che governa musicisti e strumenti in una sinfonia in
grado di commuovere e incantare.
La vita di Khalil non è stata quella di un
privilegiato: nato in Egitto, dal villaggio di Abu Minqar è partito con i suoi genitori
alla volta dell’Italia affrontando un tumultuoso “viaggio della speranza” restando in
mare da solo per giorni dopo una tempesta prima di essere accolto in una nuova
famiglia. “Il tempo di un soffio” è il romanzo di formazione di Khalil, una storia di
fiducia riconquistata, di affetto ritrovato e dell’amicizia con Giusy e Marco, un
sentimento profondo e in grado di superare ogni barriera.
Tanti i temi affrontati nel
nuovo romanzo di Di Capua. “E’ una storia di immigrazione a lieto fine, che tocca
il problema dell’accoglienza – anticipa lo scrittore - partendo dal presupposto che
questa mai dovrebbe essere un problema.
Una vicenda che parla di leggi universali e
non di razze, di sentimenti e linguaggi che vanno oltre la lingua, la cultura, il colore
della pelle, che si spingono ben al di là dei confini territoriali entro i quali ci
rinchiudiamo per paura del diverso. È proprio la nostra società alla quale voglio
alludere quando descrivo l’orchestra. Il musicista potrebbe avere accanto un uomo
caucasico, o una donna di colore, un ragazzo che parla russo anziché svedese, o che
comunque capisce a stento l’italiano, perché arrivato il giorno prima dal profondo
Egitto: non gli importa. Quel che conta è che legga la sua musica, che la senta dentro
proprio come lui e che in un crescendo, arrivino a vibrare insieme della stessa
melodia. Vale allora un’unica e sola regola: essere Umani”. Sulla copertina del
romanzo, il dipinto di Ilaria Moscardi, pittrice e grafica, vincitrice, alla seconda
edizione della Biennale Internazionale di Bari e area metropolitana, del primo
premio nella sezione “Arte Figurativa”. Per Di Capua si tratta del quinto romanzo
dato alle stampe in poco meno di sei anni:
ha pubblicato con Kimerik
Il buio della
mente, la luce nell’anima
(2013),
Giocando con le spade di legno
(2014, premio “La
Ciociara”, Premio “Metauros”, premio letterario nazionale “Un libro amico per
l’inverno” e medaglia del Senato della Repubblica Italiana),
La croce dentro
,
dedicato a Papa Francesco (2015, candidato al premio Strega; 2° posto al premio
letterario internazionale “Le parole dell’anima”) e
L’uomo che vendeva ricordi
(2017,
candidato al premio Campiello, premio “Un libro amico per l’inverno”).
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