Firmati questa mattina 21 contratti con i ricercatori e il personale di supporto
che danno il via al percorso di stabilizzazione “Piramide”
Sono stati firmati questa mattina, ventuno contratti di pubblico
impiego con i ricercatori ed il personale di supporto alle attività della ricerca, che da anni opera con
contratto di co.co.co presso la direzione scientifica dell’Irccs Crob di Rionero in Vulture.
A darne notizia, il Direttore Generale Cristiana Mecca ed il Direttore Scientifico Alessandro
Sgambato, che hanno manifestato la propria gioia per aver dato inizio al percorso della cosiddetta
“Piramide della ricerca”.
I ventuno, diciassette ricercatori e quattro figure di supporto, hanno sottoscritto oggi il nuovo
contratto a tempo determinato e assumeranno servizio il 31 dicembre. Al termine dei cinque anni
saranno sottoposti a valutazione di idoneità per procedere verso la stabilizzazione a tempo
indeterminato.
La “Piramide della ricerca” è prevista dalla legge 205 del 2017 e istituisce due diversi profili
professionali: quello del ricercatore e quello del personale addetto alla ricerca, ovvero, impiegato
nei grant-office, negli uffici di trasferimento tecnologico, nelle biblioteche e in tutte le altre attività
che concorrono alla realizzazione dei programmi di ricerca.
Dopo anni di precariato, sono state stabilizzate le figure in possesso dei requisiti di legge previsti,
che richiedono la presenza in servizio ed un’anzianità di tre anni negli ultimi cinque al 31 dicembre
2017.
“Si tratta di un risultato importante” ha dichiarato il direttore generale Cristiana Mecca “che
finalmente rende giustizia ai nostri collaboratori, impegnati da anni per il nostro Istituto pur in una
condizione di precariato”.
“E’ una svolta epocale” aggiunge il direttore scientifico Alessandro Sgambato “perché finalmente si
riconosce un ruolo ben definito a quanti, ricercatori e personale di supporto alla ricerca, permettono
lo svolgimento di quella ricerca traslazionale che è peculiarità e parte fondamentale del mandato
degli Irccs. Da oggi in poi queste persone potranno dedicarsi alla loro attività, che ha sempre al
centro il paziente oncologico con maggiore serenità rispetto al passato, anche se il loro obiettivo
ultimo rimane la stabilizzazione definitiva a tempo indeterminato che sarà il prossimo obiettivo da
raggiungere”.
La normativa attuale premia soltanto i precari con un’anzianità di tre anni negli ultimi cinque al 31
dicembre 2017 ma, grazie all’impegno del ministro della Salute Roberto Speranza, nel decreto
milleproroghe è stata prevista la stabilizzazione anche di chi abbia maturato un’anzianità di servizio
di tre anni al 31 dicembre 2019.
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