📰 Editoriale: E’ tempo di unire le nostre mani

La marcia della pace della scuola di Bucaletto.

La piccola Evelina con la sua maestra. 

La piccola Evelina con la sua maestra. “ La fame, l’ingiustizia/L’indifferenza della gente/Il sangue innocente che scorre nel mondo /Ancora guerre….” 

“E’ tempo”, l’inno della marcia Perugia-Assisi che quest’anno si è svolta il 24 aprile, alla vigilia dell’Anniversario della Liberazione, ha concluso la marcia della pace della scuola dell’infanzia paritria e dallsa scuola primaria “ Rodari” di Bucaletto, martedì 3 maggio alle 11,00. Puntuali, alle 9,00, i tamburi dei ragazzi della scuola media ad indirizzo musicale dell’Istituto Comprensivo “Giacomo Leopardi” hanno aperto la marcia. Quattro mamme innalzano al cielo la parola PACE, scritta con i colori del’arcobaleno e dietro di loro bambine e bambini e ragazze e ragazzi più grandi con molti genitori hanno percorso le strade del quartiere Bucaletto, con musica, canzoni e palloncini dell’UNICEF e dell’ABIO e con i due comici di “ Gente Allegra” e le classi quinte della scuole Albini e Stigliani. I più piccoli della scuola dell’infanzia “ Santa Maria della Speranza “ sventolano bandierine con i colori delle nazioni europee, dell’Ucraina e degli altri popoli che nel mondo sono in guerra in questo momento.Una nonna si affaccia a una finestra, richiamata dal suono dei tamburi e la maestra Agnese Covino, anima di questo evento, le regala un palloncino. Altri genitori si uniscono al corteo e tutti insieme arriviamo nell’ampio sagrato che circonda la chiesa dedicata alla Madonna della Speranza, da poco inaugurata, che ci accoglie con l’orchestra della scuola media e i suoi docenti, tanti palloncini colorati e disegni. La preside Cinzia Pucci ricorda che la “ Leopardi “ è scuola UNESCO e che da sempre forma giovani generazioni alla convivenza, al rispetto reciproco, all’integrazione, alla pace. 

Ed è tempo di canzoni, musiche, discorsi. Mario Coviello, presidente del Comitato Provinciale UNICEF di Potenza si fa accompagnare dai ragazzi di quinta della “Rodari”che lanciano nell’aria con la bandiera della pace petali di fiori al termine del suo intervento e da Evelina, una piccola ucraina che da due giorni frequenta la scuola dell’infanzia e saluta, in braccio alla sua maestra, con un sonoro ciao i presenti. L’amministrazione Comunale di Potenza è presente con l’assessora alla cultura Margherita De Francesco e il consigliere Michele Napoli che sottolinea la capacità di integrazione che la scuola ha avuto con le persone di culture diverse che sono venute, nel corso degli anni, ad abitare nel quartiere. Il parroco don Luigi Sarli invita a costruire la pace dentro ciascuno dei presenti, nelle famiglie , nel quartiere di Bucaletto che ospita, dal terremoto del 1980, 700 casette e che è ricco di una umanità viva che vuole crescere nella fede.

 

Dal 24 febbraio, la guerra in Ucraina avanza facendo strage di vite innocenti, riducendo le città in cimiteri, minacciando la guerra mondiale e la catastrofe atomica. FERMATEVI: LA GUERRA È UNA FOLLIA! è scritto nella locandina dell’evento. Ogni giorno che passa, lo scontro s’innalza e la guerra diventa più disumana e cieca distruggendo ogni residuo spazio di pace. Per questo la scuola dell’infanzia paritaria e la scuola primaria Rodari non si stanca di ricordarci che la guerra va fermata subito. Fermare la guerra vuol dire negoziare subito, con determinazione, su tutto: il cessate il fuoco, i corridoi umanitari, la fine della guerra, la sicurezza per tutti, il disarmo, il rispetto dei diritti umani di tutti, comprese le minoranze. Tutte le strade vanno percorse. Bisogna dialogare con tutti. Per questo: “È tempo di unire le nostre mani/Ci sentiamo persi se siamo lontani/Colori diversi dell’arcobaleno/Cambiamo noi stessi per un mondo più umano. “ 

Mario Coviello

 Potenza 3 maggio 2022

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