📰 Editoriale: Rispettare i diritti di ogni bambina, di ogni bambina

Nella scuola di San Fele con UNICEF si celebra l’anniversario della ratifica della Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolesscenza. 

 Il 27 maggio 2023 ricorrono 32 anni dalla ratifica da parte dell’Italia della Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, approvata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 20 novembre del 1989. Con la legge n. 176 del 27 maggio 1991 l’Italia ha ratificato la Convenzione che è quindi diventata parte dell’ordinamento giuridico del nostro Paese. La Convenzione ha affermato una nuova visione delle bambine e dei bambini non più solo oggetto di cura, ma come soggetti di diritto e UNICEF Italia con la proposta Scuola Amica, contribuisce a formare in questa direzione nelle scuole le giovani generazioni. In questa settimana, in qualità di Presidente del Comitato UNICEF di Potenza, ho concluso le attività previste dalla proposta a Rionero, nella scuola dell’infanzia dell’Istituto Comprensivo “ Ex primo circolo “ di Rionero lunedì 22 maggio e nella scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado di San Fele che fa parte dell’Istituto Comprensivo di Atella, San Fele e Ruvo, diretto dalla prof. Patrizia Di Lorenzo. 

  A San Fele l’insegnante Maddalena Girardi, responsabile del plesso, mi ha preparato un calendario di incontri il 24 e 25 maggio che mi ha consentito di incontrare gli alunni di tutta la classe nelle rispettive sezioni e classi. Ho vissuto incontri intensi che mi hanno fatto riflettere e commuovere. Grazie agli insegnanti della scuola primaria Filomena Carlucci e Maria Telesca per la prima, Gerardina Tronnolone e Filomena Carlucci per la pluriclasse di seconda e quarta, Maddalena Girardi e Giovanni Pierro per la terza e Anna Volonnino e Antonello Lombardi per la quinta le alunne e gli alunni mi hanno presentato i loro “ laboratori diamante”, grandi cartelloni sui quali hanno presentato gli articoli della Convenzione più rispettati e quelli meno rispettati, secondo la loro esperienza. E’ molto sentita la necessità della non discriminazione, della lotta ad ogni forma di violenza fisica e psicologica. In alcune classe i diritti sono stati scritti su cartelli e illustrati con disegni originali. Non sono mancate canzoni e poesie sui diritti. Con i più piccoli della scuola dell’infanzia e di prima, seconda e terza elementare abbiamo letto e animato i racconti del “ Piccolo Colibrì”, fiaba africana che ci insegna la necessità che ciascuno faccia la propria parte e di Bumba,dal racconto illustrato di Roberto Piumini, il piccolo che distribuisce la sua acqua e viene ricambiato con una pioggia benefica, proprio da chi ha soccorso. Nelle tre classi della scuola media il discorso è stato altrettanto impegnativo. La professoressa Annamaria Malatesta ha lavorato in prima sul diritto all’istruzione e alle pari opportunità e in terza sulle scelta per le tesine per l’esame. Abbiamo riflettuto insieme sul fatto che quando parliamo di fascismo, di moda, della seconda rivoluzione industriale, del cinema, parliamo di diritti. Sono loro che intessono e danno sostanza a tutti i discorsi. La professoressa Tiziana Caterini mi ha preparato un grande regalo: un video nel quale i suoi alunni hanno raccontato il dramma del bullismo e del cyberbullismo. Lo hanno fatto con freschezza e consapevolezza e la discussione che abbiamo portato avanti al termine della visione del corto, ha dimostrato che le ragazze e i ragazzi sono consapevoli dei rischi che i social possono arrecare alla difesa della privacy e alla necessità del rispetto nel rapporto con i coetanei. Nella scuola dell’infanzia le maestre Filomena Muccia, Caterina Muccioli, Donatina Bochicchio, Milena Cordisco e Maria Pia Asquino hanno animato con me le storie di bambini e animali che vogliono un ambiente pulito e “ adulti” capaci di ascoltare, proteggere, far crescere in serenità. Ci siamo divertiti con i trenta piccoli a imitare i versi degli animali, a ripetere le parole dei protagonisti , a trovare nel salone l’acqua da bere e il cespuglio che ha sete. Nella scuola di San Fele ho imparato che per nostra fortuna non mancano persone che sono capaci di avvicinarsi ai piccoli e ai più grandi, sanno andare loro incontro,assicurando nutrimento, contatto affettuoso, gioco, amore e storie, tante storie. Lo psicologo Fulvio Scaparro raccomanda a tutti noi adulti “ Le bambine e i bambini, le ragazze e i ragazzi, fateli ridere, fateli giocare, fateli sognare, esprimete il vostro amore per loro sorridendo.”

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