📰 Venerdì 25 luglio inizia la prima edizione dell’Eminalis Festival – I Confini della Storia


Si apre venerdì 25 luglio, a Rionero in Vulture, la prima edizione dell’Eminalis Festival – I Confini della Storia, manifestazione culturale ideata per interrogare i legami profondi tra passato e presente, tra identità locale e immaginario nazionale. 
A fare da cornice al festival, interamente dedicato alla figura dell’Ingegnere Giuseppe Catenacci a cinquant’anni dalla sua scomparsa, sarà Palazzo Fortunato, luogo simbolo della memoria storica e politica lucana, che accoglierà fino al 27 luglio incontri, mostre, presentazioni, dialoghi e laboratori. 
Il neonato festival sceglie di farsi spazio di riflessione pubblica e collettiva, senza rinunciare all’approfondimento critico, al desiderio di esplorare ciò che è liminale: i territori di passaggio tra la storia e la contemporaneità, tra i documenti e le voci, tra la narrazione accademica e il vissuto quotidiano. 
La giornata si aprirà alle ore 10:00, nel cortile minore di Palazzo Fortunato, con l’arrivo del Bibliomotocarro del maestro Antonio La Cava. 
Un evento pensato per i più piccoli e per le famiglie, in collaborazione con la scuola estiva Bambini in Fiore. 
Il tema della mattinata è Educare alla bellezza, che rappresenta una dichiarazione d’intenti per l’intero festival: avvicinare le nuove generazioni alla cultura come cura del territorio, come atto di libertà e come strumento di comunità. 
Lo storico ape car trasformato in biblioteca itinerante, divenuta simbolo di resistenza gentile alla povertà educativa, porterà libri e sorrisi, in un incontro giocoso e partecipato. 
Il momento centrale della giornata si terrà nel pomeriggio, alle ore 18:00, con l’inaugurazione ufficiale del festival e l’apertura della mostra “Le carte di Catenacci”, allestita nelle Scuderie di Palazzo Fortunato. 
L’esposizione, frutto di una ricerca documentaria nata dalla collaborazione dell’ArcheoClub del Vulture con la famiglia Catenacci, propone un percorso tra manoscritti, fotografie d’epoca, disegni tecnici e lettere private, in grado di raccontare tanto la vicenda biografica dell’ingegnere quanto uno spaccato del Mezzogiorno tra le due guerre, la ricostruzione post-bellica e la trasformazione dello Stato nel secondo dopoguerra. 
A introdurre i lavori sarà Antonio Cecere, presidente dell’ArcheoClub del Vulture. Interverranno poi le autorità civili ed ecclesiastiche: Mario Di Nitto, sindaco della città di Rionero in Vulture e S.E. Mons. Ciro Fanelli, vescovo della Diocesi di Melfi–Rapolla–Venosa. 
Accanto a loro, la voce della memoria familiare, con l’intervento di Giuseppina Di Mascio Catenacci, nipote dell’ingegnere. 
Completeranno il quadro degli interventi Marcello Trapanese, architetto e studioso dell’architettura lucana del Novecento e Giuseppe Mastromarino, direttore amministrativo emerito del Ministero della Cultura, testimone del valore della figura catenacciana nella storia italiana. 
A condurre la cerimonia sarà l’attrice Gabriella Bagnasco. 
Seguirà, alle ore 19:00, la presentazione del volume “A schiena dritta. 
La corrispondenza dell’ingegnere Giuseppe Catenacci dal 1905 al 1975” (Photo Travel Editions, Rionero in Vulture 2025), che raccoglie settant’anni di lettere personali e professionali, restituendo il ritratto di un uomo integro, fedele ai principi del servizio pubblico anche nei momenti più difficili, come gli anni del fascismo o il terremoto del 1930. 
Ne discuteranno Federica D’Andrea, direttrice culturale della Fondazione Potenza Futura, Ivan Larotonda Vice Presidente dell’ArcheoClub del Vulture e curatore del volume e nuovamente Antonio Cecere, autore di uno dei saggi introduttivi al volume. 
 Alle ore 20:00, sarà la volta di una delle voci più autorevoli della storiografia italiana contemporanea: Francesco Benigno, professore ordinario di Storia Moderna alla Scuola Normale Superiore di Pisa, che presenterà il suo ultimo libro, “La storia al tempo dell’oggi” (Il Mulino, Bologna 2024). 
In una lectio, moderata da Antonio D’Andria, docente e direttore del blog Di Storia di Storie, Benigno rifletterà sul ruolo della storia nella costruzione dell’immaginario collettivo, in un’epoca in cui il passato è spesso oggetto di manipolazione politica o semplificazione mediatica. 
 A chiudere la giornata, alle ore 21:00, sarà un intenso momento di confronto con una figura che ha attraversato, con spirito critico e voce autonoma, la scena diplomatica e culturale europea: Elena Basile, già ambasciatrice d’Italia in Svezia e Belgio. 
In dialogo con Igor Uboldi, capo servizio della RAI, Basile presenterà due opere: “L’Occidente e il nemico permanente” (PaperFIRST, Roma 2024), una lucida analisi sulle paure identitarie che attraversano le democrazie occidentali, e “Frammenti di Bruxelles” (Sandro Teti Editore, Roma 2024), un libro a metà tra il reportage e il racconto, capace di restituire con profondità e umanità il volto delle istituzioni europee. 
La giornata inaugurale dell’Eminalis Festival sarà un viaggio tra memoria e attualità, tra archivio e parola viva, nel segno di una cittadinanza culturale consapevole. 
Un festival pensato per celebrare la storia certo, ma anche per viverla e interrogarla. 

 INFO 📍 
Dove: Palazzo Giustino Fortunato, Rionero in Vulture (PZ)
 📅 Quando: 25–27 luglio 2025 
🎟️ Ingresso libero e gratuito fino a esaurimento posti 
 📄 Programma completo disponibile su: https://shorturl.at/C9pJB 
📞 Contatti stampa: + 39 3280515933 – 
archeoclubdelvulture@gmail.com

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