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📺 TG7 Basilicata News. NOVE ANNI FA IL TERREMOTO CHE COLPÌ IL CENTRO ITALIA: IL RICORDO DEI VIGILI DEL FUOCO


 TG7 Basilicata 24 Agosto 2025 

Il 24 agosto di nove anni fa, a poche ore dalla violenta scossa di terremoto che colpì Amatrice e altre comunità nelle Marche, Umbria e Abruzzo, 1.000 vigili del fuoco, locali e giunti dalle regioni vicine, erano già al lavoro tra le macerie. Fin dai primi momenti 6 elicotteri della flotta aerea del Corpo nazionale erano in volo per raggiungere Accumoli e gli altri centri abitati rimasti completamente isolati a causa di frane e smottamenti, oltre che per il trasporto di numerosi feriti negli ospedali. Dal 25 agosto il dispositivo di soccorso, mobilitato da tutta Italia e coordinato dal Centro Operativo Nazionale, aumentò ancora: per mesi migliaia di vigili del fuoco si alternarono nelle operazioni, mediamente erano al lavoro ogni giorno 1.300 unità con 600 automezzi o veicoli speciali. Nell’area interessata dal sisma, che comprendeva un totale di circa 300 comuni, erano impegnate di giorno, e di notte durante le prime fasi del soccorso, squadre SAF esperte in tecniche speleo alpino fluviali, team USAR (Urban Search And Rescue) e unità cinofile per la ricerca di persone sotto le macerie, squadre specializzate in movimento terra (Gruppo Operativo Speciale) per liberare le strade e permettere ai mezzi di soccorso di raggiungere i centri isolati o per supportare l’attività di ricerca dei dispersi. E ancora: esperti in topografia applicata al soccorso per mappare l’intero scenario d’intervento, i funzionari del nucleo NIS (Nucleo Interventi Speciali) per effettuare sopralluoghi speditivi atti a capire su quali edifici di interesse pubblico, storico, culturale e religioso intervenire e con quali tempi, addetti al servizio telecomunicazioni e alla comunicazione in emergenza, squadre dedicate esclusivamente al supporto della popolazione attraverso il recupero di beni di prima necessità da abitazioni ed esercizi commerciali inagibili. Per la prima volta in un’emergenza di tale portata, furono utilizzati i droni per eseguire aeromappature, panoramiche dei centri colpiti e degli edifici lesionati, ma anche per documentare le operazioni di soccorso. Furono 297 le persone salvate, 299 quelle per cui nulla fu possibile, 388 i feriti. Oltre 215.000 gli interventi di soccorso portati a termine dalle squadre, fra questi 72.075 furono per il recupero di beni dalle abitazioni e di merci dalle attività commerciali distrutte, 91.050 per sopralluoghi sulle strutture e per la messa in sicurezza degli edifici, 3.846 per la salvaguardia e la messa in sicurezza del patrimonio artistico e culturale.

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