📰 Vittoria in anteprima a CinEtica XXXI sul Sagrato San Gerardo


Nonostante un vento sostenuto, in 130 appassionati non hanno rinunciato alla proiezione sul Sagrato di San Gerardo del toccante film Vittoria, scritto e diretto da Alessandro Cassigoli e Casey Kauffman, reduce dai successi della Mostra di Venezia 2024. 
 
Un film che evoca la volontà di maternità che va oltre l'essere già madre, un desiderio che può apparire quasi una ossessione. Il rapporto madre-figlia come la sostanza di un sogno. A presentare il film Chiara Lostaglio del CineClub De Sica, con il piccolo Marco, introdotti dal parroco don Sandro Cerone. 
Presente nel pubblico anche la sindaca di Rapone Felicetta Lorenzo, alquanto sensibile alle problematiche infantili. 
Siamo a Torre Annunziata, l'accento campano ne decreta lo spontaneismo interpretativo che lo rende unico: Jasmine è una 40enne felicemente sposata con Rino, madre di tre figli maschi; gestisce un salone di bellezza. 
 
 
Ma, dalla morte del padre (causata da malattia contratta in fabbrica) è soggetta ad una inquietudine profonda, tollerata dalla famiglia: tornare a diventare madre, ma di una bambina adottata. Il sogno è reale e ricorrente: una bambina bionda che le corre incontro tra le braccia, e a portargliela è suo padre. Quell'immagine diventa una sorta di espiazione, un riscatto inconscio declinato al femminile. 
E dunque, ne parla prima con il figlio maggiore e poi con il marito che però non sembrano inizialmente di sostenerla. 
 

Eppure sarà Rino, il marito che sognava a sua volta di aprire una falegnameria a Capri, a diventare emotivamente la chiave di volta di una storia realmente accaduta, che fa dei protagonisti i suoi veri interpreti: cinema realista oltre ogni cliché. 
La regia a quattro mani dà atto che di buon cinema si può si deve vivere. 
Sarà vero: siamo fatti della stessa sostanza dei sogni.

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