Per i fans di Kabir Bedi e lo sceneggiato televisivo degli anni 70 che
lo ha reso celebre nel mondo con Sandokan, preparatevi a vedere una
nuova storia del pirata più iconico rappresentato in tv.
La sceneggiatura è un adattamento completamente diverso, che si
distacca dal racconto di Emilio Salgari che secondo lo sceneggiatore è
ormai "datato" e che quindi doveva dare qualcosa di diverso al
pubblico.
La storia inizia nel Borneo del 1841, contaminato dal potere coloniale
degli inglese, Sandokan è un pirata che vive alla giornata insieme alla
sua ciurma, dove c’è il fedele amico portoghese Yanez de Gonera
(interpretato da Alessandro Preziosi). Durante un arrembaggio a un
cargo
del Sultano del Brunei, Sandokan libera il misterioso prigioniero, un
indigeno del popolo Dayak a lungo oppresso. L’uomo riconosce in
Sandokan il guerriero di un’antica profezia, che sarà destinato a
guidare i Dayak contro gli stranieri. La vita di Sandokan sta per
cambiare quando, dopo un naufragio, incontra Marianna Guillonk (Alanah
Bloor), la giovane figlia del Console inglese. Tra loro si inserisce il
cacciatore di pirati Lord James Brooke (Ed Westwick), che è a caccia di
Sandokan e della sua ciurma. Non cambia la sigla anche se riadattata a
livello sonoro, ma in questa nuova visione del personaggio di Sandokan
forse è l'unico elemento che ci riporta al racconto originario. Il
budget a disposizione della produzione realizzata da Lux Video ha
permesso una lavorazione con mezzi tecnologici molto avanzati e si nota
subito dalla fotografia delle scene che insieme ai costumi definiscono
un prodotto ben costruito e maschera altre lacune come la recitazione
degli attori. Tra Sandokan e Marianna non c'è quella chimica che
avevamo ammirato tra Kabir Bedi e Carol Andrè: Alessandro Preziosi è
molto sopra le righe con il suo personaggio, una versione quasi comica
del personaggio di Yanez mentre Yaman tra trucco e ammiccamenti di
sguardi cerca di far rivivere il magnetismo dello sguardo di di Kabir
Bedi ed è normale per lo spettatore fare un paragone tra gli interpreti
degli anni 70 e quelli di oggi. Il primo episodio è lento, bisogna
aspettare il secondo per vedere un pò di ritmo. L'incontro tra Marianna
e Sandokan non è subito idilliaco anzi sembra quasi che la ragazza sia
più portata a corrispondere i sentimenti di Lord Brooke (vera
rivelazione del tv movie che porta sullo schermo un personaggio pieno
di
emozioni). Un Sandokan che fa pensare ad un modello di uomo molto macho
nei confronti della donna ( a differenza di quello recitato di Kabir
Bedi gentile e protettivo nei confronti della sua partner) che nella
scena finale del secondo episodio, la cattura e la porta via con sè
contro la sua volontà , ordinando ai suoi uomini di legarla, un
messaggio che non passa inosservato allo spettatore in un periodo dove
si parla troppo spesso di diritti delle donne, patriarcato e violenza
di
genere. Questo è quello che arriva dallo schermo per quanto riguarda i
primi due episodi presentati alla festa del cinema di Roma con tanta
pubblicità di un prodotto che ha visto la luce dopo 5 anni di
lavorazione. Can Yaman afferma che il suo Sandokan è diverso, è nuovo
e che spera piaccia a Kabir Bedi ma noi speriamo soprattutto che
piaccia
al pubblico una nuova versione così diversa dell'eroe romantico nato
dalla penna di Salgari.
Emanuela Del Zompo
(Foto di Paola Caputo)

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